Visita al museo

Nel Friuli e nel nordest italiano, il terremoto del 1976 è stato sentito da tutti e tutti lo ricordano con precisione.
I ragazzi di oggi però possono al massimo avere il ricordo del racconto dei genitori o dei nonni.
Il museo si trova all’incrocio tra accuratezza scientifica e coinvolgimento emotivo.
Ripercorrere la storia del terremoto distruttivo friulano,  attraverso i suoi effetti, le sue conseguenze, la reazione della popolazione e il lungo cammino della ricostruzione.

I ragazzi e le ragazze sono guidati lungo il percorso espositivo di Tiere Motus, ripercorrendo la storia del terremoto del 1976 in Friuli e delle vicende che ne sono seguite. Le tappe dopo l’evento disastroso hanno assunto molte facce e significati differenti:
  • nelle prime ore il dramma, una regione devastata,
i morti, la disperazione;
  • subito dopo, l’emergere del carattere friulano e
la necessità di guardare subito avanti, lo sgombero delle macerie;
  • poi, le modalità in cui si è deciso di procedere, il
grande lavoro della ricostruzione del costruito, investendo l’intera regione e non solo, in cui ognuno ha fatto la sua parte;
  • infine, il nuovo Friuli, un modello non solo
per l’Italia, ma tra i più apprezzati oltre confine. Il Friuli è oggi ancora un esempio di ricostruzione insuperato.  Perché nessuno è riuscito, né prima né dopo, ad affrontare un disastro dopo un terremoto e ritornare alla vita, nel modo in cui l’ha fatto il Friuli? È diversa questa terra o sono diversi i tempi? Un’occasione per apprendere e ricordare, per riflettere sul passato recente e sul futuro.