Sala M

Tiere Motus è anche la finestra su un incessante lavoro di raccolta e catalogazione dei documenti che questa storia raccontano e approfondiscono. È la punta di un iceberg, la cui parte sommersa è un “Laboratorio Documentale” che ogni giorno si arricchisce di testimonianze, di documentazione, di fotografie.
“La storia e la memoria” è un viaggio multimediale tra questi materiali, che permettono di narrare un racconto unico.

foto: Bruno Beltramini

Di notevole coinvolgimento è la proiezione, altamente scientifica, che mostra sul plastico orografico del Friuli il succedersi delle scosse quotidiane e la loro forza propagatrice: è il “percepito” dalla popolazione, giorno per giorno, dal 1 maggio al 31 dicembre 1976.

C’è la parete della memoria dedicata alle vittime del terremoto. Ci sono tutti i loro nomi. Sono tantissimi, circa un migliaio, è questo il carico in termini di vite umane di questo terremoto. Sulla parete i nomi si susseguono in dissolvenze, con sequenze sempre diverse, in una suggestione carica di emozioni e intimità.

foto: Bruno Beltramini

L’esperienza friulana è unica, anche perché può raccontare e fare narrare ai suoi protagonisti, sia l’esperienza drammatica del terremoto sia il lavoro e gli esiti della ricostruzione: possiede la forza dell’esempio e la capacità culturale di avere mantenuto la propria identità.

foto: Bruno Beltramini

Un tavolo, costituito da una grande touchscreen, propone di esplorare e navigare in maniera interattiva: per saperne di più sul terremoto del 1976.  “Territorio”, “Terremoto” e “Gente” sono questi i tre cardini che, insieme ad una barra del tempo,  costituiscono un sistema dinamico di relazioni, informazioni, dati. Non solo. Su questi stessi cardini ci innescano fotografie e documentazioni varie in cui l’utente/visitatore esplora per conoscere il passato, comprendere il presente e trovare prospettive future.

Infine, c’è Il mio ‘76. Una postazione in cui i visitatori sono invitati ad assumere un ruolo attivo lasciando, se vogliono, la propria testimonianza. È condividere l’esperienza fatta al museo, ma va oltre. Chiediamo di lasciare un pensiero, un ricordo personale, diretto o indiretto, ad arricchire ognuno con la propria narrazione il racconto corale di una memoria storica che ha segnato questa terra.

Articoli correlati

Sala M
leggi di più